Spedizione
La via di salita.
A partire dal Campo base, posto a circa 5100m, l'ascesa agli 8035m del G-II avverrà ripercorrendo la via degli Austriaci, quella della prima ascesa del 1956.
La via è caratterizzata da tre sezioni che si distinguono per tipologia di ascesa e difficoltà.
La seraccata basale.
E' il tragitto che conduce dal Campo Base ai circa 6000m del Campo 1. Si attraversa la parte centrale del ghiacciaio sud del Gasherbrum; è una zona molto crepacciata e ricca di seracchi nella quale occorre prestare molta attenzione e procedere legati.
La cresta sud-ovest.
Dal Campo 1 si si sale in cresta attraverso pendii piuttosto ripidi, crepacci e piccoli seracchi. E' questa la sezione denominata "Banana Ridge", quella che presenta i tratti glaciali più ripidi di tutta l’ascensione. Il Campo 2 verrà posto su un ripiano al riparo da pericoli oggettivi alla quota di 6450 metri. La cresta poi prosegue e giunge ad una spalla a 6950m e da qui poi ci si porta ai piedi della piramide sommitale dove si allestirà il campo III, a circa 7400m.
Il traverso diagonale e la cresta finale.
Da quest'ultimo campo inizia un lungo traverso che
per pendii nevosi conduce all’attacco della cresta est, a 7750m
d’altezza. Gli ultimi 250m si percorrono su un pendio nevoso intorno ai
50° per arrivare infine sul piccolo spiazzo della cima, a 8035m.
Ecco la via vista dal satellite.
Il trekking di avvicinamento: il BALTORO.
Per la maestosità del paesaggio, il trekking lungo il ghiacciaio Baltoro, è considerato uno dei più spettacolari al mondo. Lungo il traggitto si ha modo di ammirare cime particolarmente note: torri di Trango, Cattedrali del Baltoro, Masherbrum, torre Muztagh, Chogolisa, Baltoro Kangri (conosciuto anche come Golden Throne)...ed altre meno note ma non per questo meno affascinanti. E dopo 5/6 giorni di cammino ecco che si arriva ai piedi dei 4 Ottomila del Karakorum: K2, G-I, Broad Peak e G-II...uno spettacolo davvero unico.
Il trekking inizia ad Askole, ultimo villaggio che si incontra prima di inoltrarsi verso il fronte del Baltoro.
Queste le tappe da percorrere:
Askole (3000m) - Jhola (3200m)
Il trekking del Baltoro inizia con le prime 8/9
ore di cammino; si attraversa la parte terminale del ghiacciaio Biafo.
E' una prima tappa fatta tutta di rocce molto instabili e
attraversamenti di torrenti e fiumi.
Jhola (3200m) - Paiyu (3600m)
7/8 ore di cammino più agevole rispetto al giorno
precedente; si incomincia ad intravedere il fronte del Baltoro. Giunti
a Paiyu ci si ferma per un giorno di acclimatamento.
Paiyu (3600m) - Urdukas (4200m)
Si incomincia a percorrere la morena del Baltoro,
attraversandola mano a mano da un lato all'altro. Inizia qui anche il
tratto più spettacolare del trekking; i primi gruppi montuosi
lentamente cominciano a mostrare la loro bellezza. Particolarmente
degne di nota sono le torri di Trango
(6363m)... e, dopo 9/10 ore di cammino,
si giugne al campo di
Urdukas: posto affollato ma molto spettacolare.
Urdukas (4200m) - Goro II (4500m)
8/9 ore di tragitto su ghiacciaio. Diversi sono i
crepacci che devono essere oltrepassati attraverso ponti di bambù; il
ghiaccio inizia a mostrare le sue capacità artistiche.
Goro II (4500m) - Concordia(4600) - Shagaring (4900m)
9/10 ore di facile cammino conducono ad uno dei
luoghi montani più spettacolari al mondo: Concordia; è un circo
glaciale che deve il suo nome a Place de La Concorde di Parigi. In
questa enorme "piazza" si affacciano i giganti del Karakorum: K2 (8611m), Broad
Peak (8047m), Gasherbrum IV
(7925m), Chogolisa (7665m.), Baltoro Kangri (7312m), Mitre Peak (6010m)...Si lascia
poi Concordia e si incomincia a dirigersi verso il gruppo dei
Gasherbrum: la "montagna
scintillante".
Shagaring (4900m) - Campo Base G-II (5100m)
Ultime 4/5 ore di trekking per arrivare al Campo Base del G-II.
E da qui si inizia a scalare...